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Osteoartrosi e osteoporosi 

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una ridotta massa ossea e da un deterioramento della microarchitettura dello stesso, con conseguente perdita di resistenza e aumento di rischio di frattura.

In Italia ne soffre circa il 23% delle donne e il 14% dei maschi, con una prevalenza sempre maggiore con il progredire degli anni di vita. Dopo i 75 anni il rischio di morire per le conseguenze di una frattura del femore da osteoporosi in una donna è uguale al rischio di morte per un carcinoma della mammella.

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Viene a determinarsi per una alterazione del normale metabolismo osseo, così nella osteoporosi post menopausale è favorita da un aumento dei fattori catabolici dovuti a una accentuata azione degli osteoclasti. Al contrario l’osteoporosi senile è susseguente ad una minore attività dei fattori anabolici su quelli catabolici dovuti ad una maggiore azione degli osteoblasti.


Le sedi di più frequente comparsa di fratture (Fx) ossee sono costituite dai corpi vertebrali, le coste, il femore e il polso. La presenza di una Fx vertebrale comporta un rischio 5 volte maggiore di rifratturarsi entro un anno a livello vertebrale e il numero di Fx vertebrali è inversamente proporzionale alla aspettativa di vita.


La Fx di femore da osteoporosi è causa nel 50% dei casi di disabilità, nel 20% di Fx al femore controlaterale e infine in un altro 20% di morte entro un anno.


L’esame specifico per fare diagnosi di osteoporosi è la mineralizzazione ossea (MOC) o densitometria ossea, con metodica DEXA, che attraverso la misurazione della densità minerale ossea permette di potere eseguire una corretta diagnosi. Se si sospetta una Fx è indispensabile effettuare anche una radiografia .


Dal punto di vista terapeutico da alcuni anni esistono varie categorie di farmaci capaci di rallentare o bloccare il depauperamento della massa scheletrica. Anche in questo caso è necessario iniziare le cure il prima possibile.

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Steroidi e osteoporosi


I farmaci a base di steroidi (cortisonici) per i loro potenti effetti antinfiammatori e ad alto dosaggio anche con azione immunosoppressiva sono largamente utilizzati in reumatologia e in altre branche, modificando in maniera rilevante la prognosi di varie malattie.


Nel mondo lo 0,5% della popolazione assume prodotti a base di steroidi e sale al 2,5% nella fascia anziana. 


Le migliori conoscenze farmacologiche hanno permesso di sfruttare molti degli effetti positivi di questi prodotti riducendo al minimo gli effetti indesiderati.

SPECIALISTA REUMATOLOGO

Di questi l’osteoporosi da steroidi rimane quello più frequente. La severità dell’osteoporosi è proporzionale alle dosi e al periodo di somministrazione. Interessa sia l’osso corticale sia quello trabecolare ed è proporzionalmente reversibile alla loro sospensione.


Si capisce, da quanto sopra riportato, come sia necessario e indispensabile ogni qualvolta pensiamo di intraprendere una cura cronica con steroidi, associare sempre dei prodotti ad azione protettiva sull’osso. Tutti i prodotti in commercio per contrastare l’osteoporosi hanno dimostrato di poter svolgere bene anche questo ruolo.

Osteoartrosi


È un processo patologico cronico di natura degenerativa che trae origine dalla perdita del fisiologico equilibrio che si ha tra i fenomeni catabolici e riparativi a livello della cartilagine articolare e che successivamente coinvolge anche l’osso subcondrale e la membrana sinoviale, con uno scompenso globale dell’articolazione.


È la malattia articolare più comune al mondo e prima causa assoluta di invalidità cronica nei paesi sviluppati.

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Classificazione dell'osteoartrosi

Viene divisa dal punto di vista classificativo come indicato nell'immagine qui accanto.

Dal punto di vista clinico si caratterizza per la presenza di artralgie di tipo meccanico, limitazione funzionale antalgica, crepitii e lieve rigidità mattutina che nel tempo si accentuano sempre di più sino a poter provocare negli anni severa invalidità.


I segmenti scheletrici più colpiti sono il rachide e poi negli uomini l’anca e nelle donne le mani.

La diagnostica strumentale è costituita fondamentalmente dalla diagnostica per immagini, con in primis la radiografia convenzionale e se necessario in determinate circostanze anche la risonanza magnetica e l’ecografia.

La terapia dell’osteoartrosi si avvale di varie strategie concomitanti.

SPECIALISTA REUMATOLOGO
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